Greci, come ottimizzare la logistica alimentare col digitale

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il Responsabile Logistico di Greci Industria Alimentare, un’eccellenza della Food Valley italiana, per approfondire come l'azienda abbia puntato sull’innovazione per superare alcune sfide logistiche che rischiavano di frenare la crescita.
Innovare per crescere
- Greci Industria Alimentare
- Con oltre 100 anni di storia, Greci rappresenta una pietra miliare del panorama alimentare italiano ed è nota per la produzione di ingredienti di alta qualità destinati alla ristorazione professionale.
Come ottimizzare la gestione dei flussi logistici grazie al digitale
Come tutte le imprese del settore alimentare, anche Greci si trova a gestire complessità logistiche che richiedono precisione, efficienza e flessibilità. Ne abbiamo parlato con Fabio Rota, Responsabile Logistico di Greci Industria Alimentare.
Può raccontarci qualcosa di più sulle sfide logistiche che avete affrontato?
Con circa 200 dipendenti, lavoriamo 140.000 tonnellate di prodotto all’anno e gestiamo una media di 800 carichi al mese su due depositi. Negli ultimi anni, la complessità delle operazioni logistiche e di supply chain è cresciuta notevolmente.
Le principali criticità riguardavano la gestione dei flussi inbound e outbound. La gestione degli arrivi dei fornitori e dei trasporti verso i clienti è sempre stata difficoltosa: soprattutto durante i picchi stagionali, come la stagione del pomodoro, i tempi di attesa per i camion erano particolarmente lunghi.
Quando avete capito che era arrivato il momento di cambiare?
Per Greci, mantenere elevati standard qualitativi significa essere efficienti anche nei processi logistici. Quando i nostri processi tradizionali hanno iniziato a rappresentare un collo di bottiglia per la nostra produttività, è stato evidente che fosse necessaria una svolta.
Per ottimizzare i flussi logistici, ci siamo posti due obiettivi concreti: ridurre del 50% i tempi di attesa dei camion, sia in entrata che in uscita, e abbattere del 20% i costi generati dagli straordinari del personale.
Inoltre, volevamo integrare una soluzione con il nostro gestionale, per digitalizzare e automatizzare alcuni passaggi chiave.
Qual’è stata la vostra strategia per scegliere la soluzione giusta?
La scelta è ricaduta su Dock Scheduler di CargoON per tre motivi principali: la facilità di utilizzo per gli utenti, la scalabilità della piattaforma e la rapidità del processo di implementazione.

A proposito di digitalizzazione, per le aziende italiane si parla spesso di resistenza al cambiamento: Greci è l’eccezione alla regola?
Anche se siamo consapevoli di quanto sia importante innovarsi, delle resistenze al cambiamento ci sono sempre. Credo che, oltre all’eccellente lavoro svolto dal nostro reparto IT, il coinvolgimento attivo di CargoON sia stato determinante per il successo del progetto.
Un altro aspetto che spesso spaventa le aziende sono i tempi incerti per le fasi di implementazione e adozione dei nuovi strumenti, mentre con CargoON l’integrazione è stata piuttosto semplice. In poche settimane, Dock Scheduler era pienamente operativo.
Dopo l’implementazione, quali vantaggi avete potuto riscontrare?
I benefici sono stati tangibili in poco tempo. Già nelle prime settimane, abbiamo notato una riduzione significativa delle attese. Oggi, i camion non devono più aspettare per ore e le operazioni di carico e scarico sono più rapide ed efficienti.
Inoltre, grazie a una pianificazione più efficace, i nostri operatori hanno più controllo sui flussi in entrata e in uscita e riescono a lavorare con maggiore organizzazione e serenità.
Cosa consiglierebbe alle aziende italiane che vivono sfide simili a quelle di Greci?
Guardando al futuro, penso che l’adozione di Dock Scheduler ci abbia aperto nuove opportunità per migliorare ulteriormente i processi logistici, perché ora possiamo affrontare le sfide con maggiore fiducia e costruire una supply chain digitale più collaborativa ed efficiente insieme ai nostri partner.
Investire nella digitalizzazione non significa solo adottare nuove tecnologie, ma trasformare il modo in cui lavoriamo e migliorarlo.